Insonnia: cause e rimedi
Il disturbo del sonno piu' diffuso e conosciuto e' rappresentato dall'insonnia, caratterizzata dalla difficolta' di addormentarsi, ma anche una difficolta' nel mantenere la condizione di addormentamento per una durata sufficiente, capace di rendere realmente efficace il riposo.
L'insonnia pare essere uno dei disturb piu' diffusi, in quanto interessa circa il 30% della popolazione (di cui il 50% degli over 50, in prevalenza donne). Esistono diversi tipologie di insonnia, ciascuna avente caratteristiche specifiche. Tra queste, l'insonnia di origine psicologica risulta essere la piu' comune.
L'insonnia di origine psicologica e' quella classe di insonnia che piu' delle altre pare coinvolgere fattori di mantenimento cognitivi e comportamentali, in particolare collegate alla preoccupazione sperimentata del soggetto riguardo all'insonnia ed al "non riuscire a dormire", con conseguenti processi di condizionamento.
I processi alla base dell'insonnia di origine psicologica
Ma quali sono, dunque, i processi che sottostanno all'insonnia di origine psicologica?
Immaginiamo un individuo, che per ragioni varie (una situazione stressante, ma anche solo una cena pesante, un'attivazione eccessiva prima di andare a coricarsi, o ancora, l'utilizzo del computer immediatamente prima di andare a letto), una notte, per la prima volta, viene colpito da insonnia.
Nel caso in cui l'individuo in questione sia una persona tendenzialmente tranquilla e rilassata, (se evitera' di ripetere l'errore fatto la sera prima), la notte seguente non avra' probabilmente problemi ad addormentarsi, e si trovera' dunque a risolvere cosi' la sua esperienza di insonnia.
Nel caso invece di un soggetto con temperamento ansioso, sara' possibile che venga ad innescarsi un processo di condizionamento. In prossimita' dell'ora di prepararsi per andare a dormire, il soggetto ansioso sara' assalito da pensieri intrusivi legati all'imminente impossibilita' di non riuscire a dormire. Questi non faranno che aumentare in lui il livello di ansia, gia' presente, paradossalmente gettandolo nella situazione di ritrovarsi davanti a una nuova nottata di insonnia!!
I pensieri intrusivi nella fattispecie potrebbero essere "Domani avro' una giornata impegnativa! Devo assolutamente dormire stanotte!", oppure ancora "Gia' la scorsa notte non ho dormito...stanotte devo assolutamente riuscire ad addormentarmi!". Pensieri intrusivi di questo tipo, in una persona ansiosa, non fanno che innescare una forte e incontrollabile preoccupazione legata al tema del dormire, ma paradossalmente non fanno altro che generare ulteriore ansia...e con essa gettano le basi...per una ulteriore notte all'insegna dell'insonnia.
Insonnia ed ansia sono quindi due disturbi molto spesso correlati tra loro, e per il superamento dei quali e' necessario l'intervento di un professionista.
CONTATTAMI
Le cause dell'insonnia
Al fine di parlare di
insonnia nei termini di un reale
disturbo del sonno, bisogna innanzitutto poter escludere la causa organica. Nella fattispecie deve essere possibile escludere che l'
insonnia sia la sintomatologia secondaria legata a patologie organiche (ad esempio che l'
insonnia sia data dall'
impossibilita' di dormire a causa di un forte dolore alla gamba o alla pancia..).
Nel caso di reale
insonnia (ovvero una ripetuta difficolta' legata al
sonno), le principali cause del disturbo possono essere le seguenti:
- stress
- eventi ansiogeni
- eventi traumatici
- lutti
ma puo' anche costituire una reazione a specifiche situazioni socio-relazionali, quali ad esempio la preoccupazione per un familiare (malato o con qualche problema personale), difficolta' relazionali e molto altro ancora.
Insonnia, dissonnie e parasonnie
I disturbi del sonno si suddividono in dissonnie e parasonnie. Le dissonnie interferiscono con l'inizio o con la continuazione del sonno, provocandone quindi l'alterazione della quantita' e della qualita'.
Le parasonnie, al contrario, presenti soprattutto nell'infanzia e nell'adolescenza, comprendono quell'insieme di fenomeni indesiderati che avvengono durante il sonno.
Entrambi queate classi di disturbi del sonno, interferiscono in modo notevole sulle capacita' sociali e relazionali, ed anzi, nella maggior parte dei casi sono ad essi correlati in modo bidirezionale.
Se soffri di insonnia e pensi di aver bisogno del mio aiuto, puoi visitare la pagina dedicata ai servizi di consulenza online!
Sono qui anche per te! Insieme troveremo un modo per sostenerti ed aiutarti!
Tipi di dissonie:
- Insonnia: difficolta' ad addormentarsi
- Ipersonnia: bisogno di dormire un numero di ore superiore alla media
- Narcolessia: eccessiva sonnolenza percepita durante la veglia, presente nonostante la persona abbia dormito sufficientemente la notte
- Disturbo del ritmo circadiano del sonno: squilibrio del ciclo sonno-veglia, che provoca improvvisi risvegli durante la notte con conseguente sonnolenza durante il giorno
Tipi di parasonnie:
- Disturbo da incubi: sogni terrificanti, che portano l'individuo a svegliarsi di soprassalto
- Terrore nel sonno (Pavor Nocturnus): brusco risveglio spesso accompagnato da urla, pianto, tachicardia, tachipnea (accelerazione del ritmo del respiro), sudorazione e pupille dilatate
- Sonnambulismo: camminare, mangiare, compiere movimenti, senza rendersene conto
- Bruxismo: movimento inconsapevole di sfregamento dei denti
- Enuresi notturna: difficolta' o incapacita' di controllare la fuoriuscita di urine durante il sonno.
Quali rimedi per l'insonnia?
Per riequilibrare il ritmo sonno-vegliae garantire ai soggetti la possibilita' di un sonno rigenerante, sono disponibili diverse tipologie di farmaci, che pero' non aiutano a risolvere la causa scatenante dell'insonnia, spesso psicologica.
Al fine di risolvere "naturalmente" e definitivamente l'insonnia e' possibile intraprendere un percorso psicoterapeutico, capace di individuare, far emergere e risolvere i nodi irrisolti legati agli eventi che causano disagio alla vita del soggetto.
Oltre a questo un valido consiglio puo' essere evitare l'esposizione ad attivita' particolarmente stimolanti in prossimita' dell'ora prevista per il sonno, cosi' come e' bene evitare l'esposizione a schermi di computer o smartphone, che alcune recenti ricerche (Grover et al, 2016) hanno dimostrato rilasciare un particolare tipo di onde, capaci di interferire col regolare rilascio di melatonina, interferendo in questo modo sul naturale e regolare ritmo sonno-veglia.